È stata colpa di Harry Potter
- Valentina Bertipaglia
- 20 giu 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Se ho iniziato a leggere grazie al terzo libro della saga della Rowling, è merito del quarto, Harry Potter e il Calice di Fuoco, se ho iniziato a scrivere.
Anche qui, non ricordo il momento preciso, ma ricordo le sensazioni.
Ero alla seconda lettura del volume e, a certo punto, ho avuto come una folgorazione.
Un colpo di cannone dritto nel petto, tant'è che mi è mancato il respiro per un istante.
In quel momento, mentre leggevo, ho capito la magia che creano le parole. Le parole sono potenti, creano storie che possono far emozionare, piangere, arrabbiare, divertire.
In quel momento, ho capito che anche io ero fatta per creare quella magia. Ero fatta per scrivere.
Ho sempre scritto, se ci penso. Da piccola riempivo i quaderni con le righe da terza elementare di storie inventate da me.
E i temi di Italiano erano la cosa preferita, a scuola.
Ma è stato in quel frangente, mentre io stessa mi emozionavo nella lettura, che ho capito: sarei diventata scrittrice.
E allora, com'è successo che mi sono rotta dentro, spezzata?
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